L’illusionista
Quella magia che sa di nostalgia come la colonna sonora triste e commovente di Sylvan Chomet. Note alte che scendono verso il basso come la parabola di un distinto ed elegante mago che assiste impotente, ma con nobile dignità, al progresso che avanza e che porta con se nuove luci elettriche, affascinanti immagini catodiche, ammiccanti rock-stars da delirio popolare.
La sua arte come quella di qualche suo collega funambolo e ventricolo, si va eclissando in maniera inversamente proporzionale all’avanzare eccitante e baldanzoso del nuovo Show.
Uno show che gli lascia sempre meno spazio perche questo è occupato da nuovi “illusionisti” come la dea pubblicità che fa fiorire dal suo cilindro onirico nuovi subdoli bisogni, come le affascinanti vetrine di negozi che esibiscono nuovi effimeri desideri
Come la possente deus ex machina della moda che trucca gambe e visi trasformandoli.
Il vecchio illusionista pero’ sente il compito di svegliare una dolce e semplice ragazza che crede con tutta se stessa ancora nella magia e nel potere de mago.
Ma lo fa con delicatezza, col tempo giusto che occorre per ogni risveglio. Le lascia credere finanche che i vestiti che tanto lei desidera li puo’ avere con l’ennesimo tocco di magia del suo maestro e mentore, senza mai immaginare che siano il frutto di ore rubate al sonno per fare un lavoro notturno.
“I maghi non esistono” è il messaggio che l’illusionista lascia alla giovane ragazza prima di partire da lei. E’ un testamento, un’indicazione , una raccomandazione…a non credere piu ai maghi…soprattutto ai nuovi “maghi” delle illusioni in serie….
E’ facile sospettare che il grande messaggio dell’illusionista stia in quello che non dice:
la magia quella vera quella che crea le dolci alchimie del cuore, i pianti di commozione per una gioia intensa, l’estasi per un tramonto d’autunno, la visione di un mondo migliore….quella continuerà a esistere;
Quella magia resterà per sempre ! Parola di Jacques Tati! Creatore di questo magnifico e al contempo delicato soggetto cinematografico portato a compimento da un altro grande cineasta francese: Sylvan Chomet.
Un applauso con cuore in gola….a questi nobili e benvenuti “illusionisti”!