Qualcosa è cambiato
Quando sono in viaggio soprattutto.
Quando in auto da solo attraverso chilometri di autostrada trascorsi a ritmo di linee bianche piu o meno sempre uguali sincronizzate a fotogrammi di mondo.
E’ spesso li che tra una nuova idea ed un brainstorming solitario di nuove strategie di marketing…
mi rimbalzano nella mente pensieri fugaci ma irruenti tratte da canzoni, poesie, a volte da film…
Mi capita allora di trovarmi in mezzo al fumo delle Lucky Strike accese da Don Prater in Mad Man, o ad aiutare Monica Bellucci in Malena che raccoglie le arance cadute nel suo sacco di plastica bianco.
Quell’ incontro è anche un addio…ma questa è un’altra storia.
Nell’ultimo lungo viaggio invece mi apparivano sul parabrezza le sequenze del dialogo tra lo psicopatico e brillante scrittore Melvin ( Jack Nicholson) e la cameriera Carol (Helen Hunt) in Qualcosa è cambiato:
“Adesso sto per farti un gran bel complimento.
Io ho un disturbo.
…Il mio dottore dice che nel 50% dei casi una pillola puo’ aiutare molto
Io odio … prendere le pillole… le odio…
Il mio coplimento è che la mattina dopo che sei venuta da me
ho cominciato a prendere le pillole”
Carol dubbiosa e perplessa, come me, non capisce dove sta il complimento.
Fino a quando Melvin aggiunge una frase,
Una sequanza eterna, come “quei giorni a Parigi” di Bergman e Bogart nella scena finale di Casablanca
Il complimento è:
“Mi fai venire voglia di essere un uomo migliore!”
Io credo sia una delle piu’ belle dichiarazioni d’amore.
….Vengo scosso dal doppio bip del Telepass.
Accendo lo stereo e sulle note di The River di Bruce Springteen…in piena notte desidero che quel viaggio non finisca mai…