Lug 16, 2013 - Senza categoria    No Comments

Terraferma e “La lista dei miei desideri”

Uno è il titolo di una bellissimo film di Emanuele Crialese e l’altro è un grazioso romanzo di Gregoire Delacour. Ovviamente non hanno nulla in comune; né storia, né personaggi, né genere.

Forse gli autori nemmeno si conoscono. E’ probabile.

A me piace metterli accanto; anzi uno sopra l’altro come si fa con le pile di libri o dei CD su uno stesso tavolino: a reggere i movimenti.

 

Perchè dei desideri, delle speranze, delle passioni, quello che vediamo è sempre e solo un movimento: leggero, disperato, elegante, grezzo, maldestro, salvatore, omicida.

Mi ha colpito in Terraferma l’immagine del social tuffo dei turisti dalla disco-barca direttamente  in mare; a piombo. Stessa quantità di carne  umana dei drop-out africani; stessa mimica delle mani e uguale tonfo nell’ acqua – splash. A cambiare è solo il senso e il  non senso di quel comune precipitare. 

 Poi l’immagine finale. Una barca solitaria circondata da un mare nero e terrificante; in un movimento audace e clandestino unica via di fuga per  poter salvare una donna e due bambini dalla inesplicabile e contorta legge della terraferma.

Leggo una frase del romanzo di Delacourt senza capirne ancora il senso.

“L’amore non resisterà alla verità”


Terraferma e “La lista dei miei desideri”ultima modifica: 2013-07-16T14:26:00+02:00da weilsimone
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