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Ott 29, 2013 - Senza categoria    No Comments

La Grande Bellezza graffiata dall’Amore

 

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Nelle deliziose immagini del film “La grande bellezza” di Sorrentino appaiono forti e seducenti le  linee delle forme fisiche o melodiche che siano, i movimenti dei corpi,  i colori delle cose. Tutto sprigiona armonia, esattezza, luce insomma.

A contrappunto delle immagini ci sono poi storie sconnesse, parole banali, vite che non scorrono, personaggi che sembrano  non fiorire. Resta un vuoto, una bellezza fatua, paradossalmente inutile, che non ispira, che non salva più.

 Negli stessi giorni scorro le pagine dell’ultimo e definitivo libro di Ugo Ricciarelli, L’amore graffia il mondo.

Tra tutte una frase, l’ultima del libro, quasi un testamento spirituale, che in Signorina protagonista del romanzo, diventa  immagine, linea, forma, incarnazione della bellezza, ancora una volta.

“Allora si alzo’, finalmente senza pesantezza e  fardelli attraverso’ le mura della stanza e ando’ a cercarlo…per mostrargli il suo corpo nudo, graffiato, sanguinante. Guastato dall’amore”

Mi domando se  la vera grande  bellezza sia solo la Bellezza graffiata dall’Amore!

Penso a certi vecchietti che camminano curvi e incapaci di tenersi dritti. Hanno scolpito addosso, ormai per sempre, la meravigliosa piega dell’amore. 

Ago 20, 2013 - Senza categoria    1 Comment

Lo sguardo di Giuseppe Tornatore


download.jpgQuello che amo nei film di Giuseppe Tornatore è la potenza dello sguardo.

Direi che lo sguardo sia il vero e unico protagonista delle sue opere. I vari film invece una diversa sua declinazione. Una specie di variazione sul tema.

Lo sguardo innamorato (Nuovo Cinema Paradiso), contemplativo (La leggenda del Pianista sull’oceano), seduttore (Malena), idealistico (Baharia) e l’ultimo…lo sguardo “ingannevole” (La migliore offerta).

L’arguto Oldman, protagonista de La migliore offerta,  grande esperto d’arte abile a  riconoscere e diagnosticare, in un’opera, l’autentico dal falso non riesce a leggere e decifrare  negli occhi reali di una donna la verità dalla menzogna.

Perché infondo sempre di questo si tratta nei film come nella vita, nei grandi romanzi come nelle più banali storie d’amore o d’amicizia.

Indovinare nell’ abisso dell’animo umano la quantità di verità pura che resta oltre i veli delle parole, dei silenzi, dei gesti, delle risate e perché no, anche  dei milioni di tag che si condividono.

Mi ricordo di un famoso adagio popolare: “E’ più facile ingoiare un chilo di sale anziché conoscere i pensieri di una persona”.  

 

La migliore offerta infondo non c’è mai. Perché il valore quello vero è indecifrabile; falsato all’origine. Sopraggiungerà quasi sempre quella maledetta  quantità di paura che adagerà, come un’ombra, la sottile foglia di fico a copertura di un’eclatante e invincibile  nudità.

Lug 16, 2013 - Senza categoria    No Comments

Terraferma e “La lista dei miei desideri”

Uno è il titolo di una bellissimo film di Emanuele Crialese e l’altro è un grazioso romanzo di Gregoire Delacour. Ovviamente non hanno nulla in comune; né storia, né personaggi, né genere.

Forse gli autori nemmeno si conoscono. E’ probabile.

A me piace metterli accanto; anzi uno sopra l’altro come si fa con le pile di libri o dei CD su uno stesso tavolino: a reggere i movimenti.

 

Perchè dei desideri, delle speranze, delle passioni, quello che vediamo è sempre e solo un movimento: leggero, disperato, elegante, grezzo, maldestro, salvatore, omicida.

Mi ha colpito in Terraferma l’immagine del social tuffo dei turisti dalla disco-barca direttamente  in mare; a piombo. Stessa quantità di carne  umana dei drop-out africani; stessa mimica delle mani e uguale tonfo nell’ acqua – splash. A cambiare è solo il senso e il  non senso di quel comune precipitare. 

 Poi l’immagine finale. Una barca solitaria circondata da un mare nero e terrificante; in un movimento audace e clandestino unica via di fuga per  poter salvare una donna e due bambini dalla inesplicabile e contorta legge della terraferma.

Leggo una frase del romanzo di Delacourt senza capirne ancora il senso.

“L’amore non resisterà alla verità”


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